FESTIVAL di TEATRO e TEATRO CARCERE
PROVA A SOLLEVARTI DAL SUOLO
4^ EDIZIONE - 2015
Rassegna teatrale aperta a pubblico misto di detenuti e "civili"
Dal 18 novembre al 3 dicembre ha luogo la 4° Edizione del Festival di Teatro Carcere “Prova a sollevarti dal suolo”. Questa volta il Festival si apre alla città, diverse le location che portano la diffusione del suo messaggio di inclusione sociale. Si apre con il convegno presso la Casa dei Diritti del Comune di Milano per un confronto tra Istituzioni, Associazioni e operatori, per non rimuovere il problema e fare il punto sulle evoluzioni in atto in ambito carcerario. In serata all'Auditorium di Radio Popolare (in contemporanea con la trasmissione Vogliamo anche le rose, che ospita i protagonisti del Festival) la proiezione del film “Diritto Rovescio” di Maria Tarantino, sull'esperienza del Carcere di Saluzzo. Il TeatroLaCucina Olinda ospita lo spettacolo “Amunì” di Voci Erranti del carcere di Saluzzo, lo Stabile in Opera del carcere di Opera ospita il “Pinocchio” dei Corpi Bollati di e.s.t.i.a. del carcere di Bollate. Chiude il Festival “Non più i luoghi dell’altro”, lo spettacolo di Opera Liquida che, dopo il debutto all'Elfo Puccini, riunisce sul palco gli attori reclusi ed ex reclusi della compagnia nel carcere di Opera.
Il progetto è coordinato e promosso dalla Direzione della Casa di Reclusione Milano-Opera e dall'Associazione Opera Liquida, compagnia teatrale residente presso lo Stabile in Opera, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e del Comune di Milano. Il Festival vuole essere una finestra aperta sul profondo sentire degli esseri umani, nelle sue debolezze e più grandi fragilità, attraverso l’arte teatrale che spazia dall'ironia alla più intima corrispondenza. Opera Liquida, che incontra ogni giorno gli uomini reclusi e agisce, attraverso la prassi teatrale, in assenza di giudizio, vuole con questo Festival affermare un manifesto che ha a che fare con il profondo valore dell’uomo, anche se ristretto.
PROGRAMMA
22 novembre 2015 ore 16
AMUNì- Una storia di figli in attesa del padre
Teatro La Cucina Olinda/ex Paolo Pini
Voci Erranti con i detenuti del carcere di Saluzzo
Davanti a me vedo un gruppo di detenuti che si muovono in un grande spazio vuoto.
Li osservo e vedo uomini nel pieno della vita, nell'età di essere padri.
Basta un gesto involontario o una parola uscita dal controllo e la visione cambia completamente, ora li vedo figli.