L'OFFICINA DI OPERA LIQUIDA:
un incrocio di sguardi tra teatro e accademia
Prima masterclass sul teatro in carcere nella Casa di Reclusione Milano Opera. Per mettere a frutto l’esperienza maturata in questi anni di attività all’interno del carcere e per soddisfare la necessità di un confronto scientifico con alcuni atenei, tra i più importanti d’Italia, Opera Liquida, grazie alla Direzione della Casa di Reclusione Milano Opera, apre il suo laboratorio officina all’osservazione/scambio con quattro professori e una trentina di studenti universitari. Abbiamo deciso di organizzare presso il teatro della Casa di Reclusione una Masterclass il 24,25,26 novembre da offrire agli studenti universitari, agli artisti e agli operatori interessati, invitando riconosciuti docenti universitari. In quest’ottica durante la Masterclass, oltre agli interventi della regista Ivana Trettel e dei docenti dei laboratori di formazione sui mestieri del teatro, insieme a tutti i detenuti partecipanti ai corsi di Opera Liquida, sono previsti i contributi della Prof.ssa Cristina Valenti(UNIBO), della Prof.ssa Giulia Emma Innocenti Malini (UNIPV), del Prof. Filippo Giordano (LUMSA) e della Prof.ssa Elisabetta Matelli(Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Per completare e sostenere la programmazione didattica della tre giorni, abbiamo previsto due spettacoli di teatro carcere presso il teatro della Casa di Reclusione, aperti anche al pubblico esterno. La sera di giovedì 24 novembre andrà in scena “Pinocchio” della compagnia di ex detenuti Corpi Bollati, gruppo teatrale fondato dagli ex detenuti attori Carlo Bussetti e Antonio Fioramonte, testimonianza dell’evoluzione artistica e umana chela pratica teatrale porta nelle persone. La sera successiva, venerdì 25 novembre, sarà la volta della replica di “Noi guerra! Le meraviglie del nulla”, il nuovo spettacolo di Opera Liquida, che parla dell’inutilità della guerra, con la regia di Ivana Trettel e gli scritti degli attori reclusi, interpretato dalla compagnia Opera Liquida con Giulia Marchesi. Fulcro visivo e narrativo dello spettacolo le opere dell’artista cinetico Giovanni Anceschi, appositamente progettate, insieme a Ivana Trettel, per “Noi guerra! Le
meraviglie del nulla”.